Samādhi Pāda (समाधिपादः), 51 sūtra - Yoga Sutra Patanjali
- Daniela Levari
- 8 ago
- Tempo di lettura: 11 min
Aggiornamento: 9 ago

I Integrazione - Samādhi Pāda
I.1 atha yogânuåâsanam
(Atha yoganusasanam)
atha = ora
yoga = unione
ânuåâsanam = insegnamento , esposizione
°Traduzione lett. : Ora l'insegnamento dello yoga.
I.2 yogaå citta-vëtti-nirodhaï
(Yogash chitta vritti nirodhah)
yogash = processo di unione
citta = coscienza , consapevolezza
vritti = movimenti , schemi , modelli
nirodhah = quiete, cessazione, restrizione
°Trad lett.: Lo yoga serve a calmare gli schemi della coscienza
I.3 tadâ draæøuï svarûpe ‘vasthânam
(Tada drashtuh svarupe avasthanam)
tada = allora, a quel punto
drast(uh) = del drashta, ossia del veggente
sva = la sua propria
rupe = (nella) forma
avasthana (m) = ristabilimento
°Trad. lett.: Allora la consapevolezza pura può dimorare nella sua stessa natura.
I.4 vëtti-sârûpyam itaratra
(Vrtti sarupyam itaratra)
vrtti = movimenti , schemi , modelli
sarupya(m) = letteralmente, identificazione, della stessa forma
itaratra = altrimenti, in altre occasioni o tempi
•Trad. lett.: Altrimenti la consapevolezza si considera come i modelli della coscienza.
I.5 vëttayaï paõcatayyaï kliæøâkliæøâï
(Vrttayah pancatayyah klista aklistah)
vrttayah = (plurale di vrtti): movimenti , schemi , modelli
pancatayyah = cinque tipi
klista = che comportano dei klesa (afflizioni), difficili da rimuovere
aklista = che non comportano dei klesa, non difficili da rimuovere
•Trad. lett.: Esistono cinque tipi di modelli, sia dannosi che benigni.
I.6 pramâña-viparyaya-vikalpa-nidrâ-smëtayaï
( Pramana viparyaya vikalpa nidra smrtayah)
pramana = dati veri e quindi accettabili
viparyaya = conoscenza errata o falsa
vikalpa = immaginazione, fantasia
nidra = sonno profondo senza sogni
smrtayah = memoria , ricordo
•Trad. Lett.: Sono la percezione corretta, la percezione errata, la concettualizzazione, il sonno profondo e il ricordo.
I.7 pratyakæânumânâgamâï pramâñâni
(Pratyaksa anumana agamah pramanani)
pratyaksa = percezione sensoriale
anumana = deduzione
agama (ah) = testimonianza autentica e affidabile, testimonianza di un insegnante o testi tradizionali
pramanani = plurale di pramana - dati veri e quindi accettabili , percezione accurata
•Trad. lett.: La percezione corretta nasce dall'osservazione diretta, dall'inferenza o dalle parole altrui.
I.8 viparyayo mithyâjõânam atad-r¯upa-pratiæøham
(Viparyayo mithyajnanamatadrupapratistham)
viparyayah (-o) = falsa o errata conoscenza
mithya = falso
jnanam : conoscenza
atadrupa = non (corrispondente alla) sua forma (attualmente, stato attuale)
pratistham = basato su
•Trad. lett.: La percezione errata è una conoscenza falsa, non basata su ciò che è realmente.
I.9 åabda-jõânânupâtî vastu-åûnyo vikalpaï
(Sabda jnana anupati vastusunyo vikaplah)
sabda = parola
jnana = conoscenza
anupati = seguente, dipendente da, basato su
vastu = cosa (attualità), sostanza
sunya (h-o) = privo di
vikalpa (h) = concettualizzazione
•Trad. lett.: La concettualizzazione deriva dalla conoscenza linguistica, non dal contatto con cose reali.
I.10 abhâva-pratyayâlambanâ vëttir nidrâ
(Abhava pratyaya alambana vrtti nidra)
abhava = non presenza, assenza
pratyaya = percezione, pensiero, intenzione, rappresentazione
alambana = basato su, supportato da
vrtti = movimenti , schemi , modelli
nidra = sonno profondo e senza sogni
•Trad. lett.: Il sonno profondo è uno schema basato sulla percezione che nulla esista.
I.11 anubhûta-viæayâsampramoæaï smëtiï
(Anubhutavisayasampramosah smrtih)
anubhuta = sperimentato (esperienza)
visaya = soggetto o cosa , fenomeno ( dell'esperienza)
asampramosah = sottrarre, portar via, non totale deprivazione
smrti (h) = memoria , ricordo
•Trad. lett.: Ricordare è la conservazione delle esperienze.
I.12 abhyâsa-vairâgyâbhyâä tan-nirodhaï
(Abhyasa vairagyabhyam tannirodhah)
abhyasa = pratica regolare, ripetizione, metodo
vairagya = non attaccamento, indifferenza
bhyam = attraverso i due
tat (n) = (di)questo o il suo
nirodha (h) = completa cessazione , restrizione
•Trad. lett.: Per placare il modello della coscienza sono necessarie sia la pratica che la non reazione.
I.13 tatra sthitau yatno ‘bhyâsaï
(Tatra sthitau yatno’ bhyasah)
tatra = in questo, da questi
sthitau = stabilità , quiete
yatna (h-o) = sforzo
abhyasa (h) = pratica , azione , metodo
•Trad. lett.: La pratica è lo sforzo costante di rimanere in quella quiete.
I.14 sa tu dîrgha-kâla-nairantarya-satkârâsevito dëèha-bhûmiï
(Sa tu dirgha kala nairantarya satkarase vito drdha bhumih)
sa = questa (abhyasa)
tu = anche , e
dirgha = lungo
kala = durata (di tempo)
nairantarya = ininterrotto, continuato
satkara = atteggiamento ricettivo, ferma convinzione
asevita (h-o) = impiegato, utilizzato nella pratica
drdha = con fermezza
bhumi (h) = fondato, consolidato
•Trad. lett.: E questa pratica si radica saldamente quando viene coltivata con abilità e continuità per lungo tempo.
I.15 dëæøânuåravika-viæaya-vitëæñasya vaåîkâra-saäjõâ vairâgyam
(Drsta anusravika visaya vitrsnasya vasikara samjna vairagyam)
drsta = il veduto
anusravika = sentito dire da qualcuno o udito in altro modo
visaya = l’oggetto o il soggetto
vitrsna (sya) = senza volere o attaccamento
vasikara = perfetta maestria o dominio
samjna = comprensione
vairagyam = non attaccamento, disinteresse
•Trad. Lett.: Per quanto riguarda la non-reazione, si può riconoscere che è stata pienamente raggiunta quando non sorge alcun attaccamento nei confronti di nulla, sia esso percepito direttamente o appreso.
I.16 tat param puruæa-khyâter guña-vaitëæñyam
(Tatparam purusakhyatergunavaitrsnyam)
tat = questo
param = il più alto, il massimo , il più puro
purusa = pura consapevolezza spirituale
khyati (eh-er) = (in) conoscenza, realizzazione , visione nitida
guna = qualità fondamentali della natura
vaitrsnyam = assenza di attaccamenti, senza desideri
•Trad. lett.: Quando il livello massimo di non-reazione è stato raggiunto, la pura consapevolezza può chiaramente vedere se stessa come indipendente dalle qualità fondamentali della natura.
I.17 vitarka-vicârânandâsmitâ-rûpânugamât samprajõâtaï
(Vitarka vicara ananda asmita anugamat samprajnatah)
vitarka = i) ragionamento, argomentazione; ii) pensieri ed idee negativi e maligni (irrazionali);
vicara = i) riflessione, deliberazione; ii) pensieri e idee buoni e razionali;
ananda = gioia, letizia, pienezza;
asmita = puro senso della propria esistenza, ‘io sono’;
rupa = forma
anugama (at) = (da) che segue, che accompagna, associato a;
samprajnata (h) = conosciuto (descrivibile) nella sua totalità e in ogni dettaglio, cognitivo.
•Trad. lett.: Inizialmente, il processo di quiete è accompagnato da quattro tipi di cognizione: pensiero analitico, intuizione, beatitudine o sensazione di essere un sé.
I.18 virâma-pratyayâbhyâsa-pûrvaï saäsk¯ara-åeæo ‘nyaï
(Virama-pratyayabhyasapurvah samskaraseso’nyah)
virama = fine, completa cessazione, arresto;
pratyaya = percezione, pensiero, intenzione, rappresentazione
abhyasa = pratica, azione, metodo
purva (h) = preceduto da / seguito da / accompagnato da;
samskara = effetto, influenza, impressione;
sesa (h-o) = residuo, ricordo;
anya (h) = altro (l’altro).
•Trad. lett.: In seguito, dopo essersi esercitati costantemente per fermare ogni pensiero, questi quattro tipi di cognizione svaniscono, lasciando solo una riserva di impressioni latenti nella memoria profonda.
I.19 bhava-pratyayo videha-prakëti-layânâm
(Bhava-pratyayo videha-prakrti-layanam)
bhava = il processo del divenire, nascita e vita, samsara;
pratyaya = percezione, pensiero, intenzione, rappresentazione
videha = senza corpo, disincarnati (deità);
prakrti = natura
layanam = stretto, unito
•Trad. lett.: Una volta che il corpo se ne è andato, e queste impressioni latenti si sono dissolte nella natura, sono inclini a rinascere.
I.20 åraddhâ-vîrya-smëti-samâdhi-prajõâ-pûrvaka itareæâm
(Sraddha-virya-smrti-samadhi-prajnapurvaka itaresam)
sraddha = fiducia incrollabile, fede
virya = vigore, energia
smrti = memoria, ricordo
samadhi = unità, integrazione
prajna = saggezza
purvaka = accompagnato da
itara(esam) = (di) Altri
•Trad. lett.: Per tutti gli altri, la fede, l'energia, la consapevolezza, l'integrazione e la saggezza costituiscono il percorso verso la realizzazione.
I.21 tîvra-samvegânâm âsannaï
(Tivra-samveganam asannah)
tivra = estremo
samvega = intenso, veemente
anam = suffisso plurale, di
asanna (h) = a portata di mano, realizzabile con relativa facilità
•Trad. lett.: Per coloro che cercano la liberazione con tutto il cuore, la realizzazione è vicina.
I.22 mëdu-madhyâdhimâtratvât tato ‘pi viåeæaï
(Mrdu-madhyadhimatratvattato’pi visesah)
mrdu (tva) = blando, debole (zza)
madhya (tva) = medio
adhimatratva = straordinario, estremo , intenso
at = da, attraverso
tatah (-o) = anche, pure
visesa (h) = particolare
•Trad. lett.: La distanza dipende dal tipo di pratica: lieve, moderata o intensa.
I.23 îåvara-prañidhânâd vâ
(Isvarapranidhanadva)
Isvara = ideale divino di pura consapevolezza
pranidhana = resa, dedizione, applicazione, allineamento
at (-d) = da, attraverso
va = oppure
•Trad. lett.: La realizzazione può giungere anche se ci si orienta verso l'ideale della pura consapevolezza, Isvara.
I.24 kleåa-karma-vipâkâåayair aparâmëæøaï puruæa-viåeæa îåvaraï
(Klesa karma vipaka asayaira aparamrstah purusa visesa Isvarah)
klesa = cause primordiali della sofferenza
karma = azioni
vipaka = maturazione, fruttificazione
asaya = deposito (aih-r) per
aparamrsta (h) = totalmente non coinvolto, inattaccabile
purusa = consapevolezza
visesa = differenza, distinzione; esemplare, distinto
Isvara = ideale divino di pura consapevolezza
•Trad. lett.: Isvara è una forma distinta e incorruttibile di pura consapevolezza, completamente indipendente da causa ed effetto, e privo di qualsiasi riserva di impressioni latenti.
I.25 tatra niratiåayaä sarvajõatva-bîjam
(Tatra niratisayam sarvajnatva bijam)
tatra = in esso
niratisayam = insuperabile
sarva = tutto
jnatva = onnisciente
bija = seme, fonte
•Trad. lett.: La sua indipendenza rende questa consapevolezza una fonte incomparabile di onniscienza.
I.26 sa pûrveæâm api guruï kâlenânavacchedât
(Sa purvesamapi guruh kalenanavacchedat)
sa = questo, quello
purva (esam) = (degli) anziani o antenati
api = anche
guru (h) = maestro
kala (ena) = (dal) tempo
anavaccheda (at) = (da, in base a) indivisibilità , continuo
•Trad. Lett.: Esistendo al di là del tempo, Isvara era anche l'ideale degli antichi.
I.27 tasya vâcakaï prañavaï
(Tasya vacakah pranavah)
tasya = il suo
vacaka (h) = espressione verbale, manifestazione simbolica in forma di suono e lettere pranava = il nome del suono OM e il suo simbolo grafico
•Trad. lett.: Isvara è rappresentato da un suono, om.
I.28 taj-japas tad-artha-bhâvanam
(Taj japas tad artha bhavanam )
tat (-J) = il suo / esso
japa (h-s) = ripetizione ininterrotta, intonazione
tat (- d) = il suo / esso
artha = per / che significa , scopo
bhavanam = realizzazione , essere, divenire
•Trad. lett.: Attraverso la ripetizione il suo significato diventa chiaro.
I.29 tataï pratyak-cetanâdhigamo ‘pyantarâyâbhâvaå ca
(Tatah pratyakcetanadhigamo pyantarayabhavasca)
tatah = da questo
pratyak = verso l’interno, ritorno al punto di partenza
cetana = consapevolezza
adhigama = accesso a, ottenimento
api = anche
antaraya = ostacolo, impedimento
abhava (h-s) = assenza, scomparsa
ca = e
•Trad. lett.: Poi si sviluppa l'interiorizzazione e gli ostacoli cadono.
I.30 vyâdhi-styâna-sanåaya-pramâdâlasyâvirati-bhrânti-daråanâlabdha-bhûmikatvânavasthitatvâni cittavikæepâs te ‘ntarâyâï
(Vyadhi-styana-samsaya-pramada-alasya-avirati-bhrantidarsanaalabdabhumikatva anavastthitatvani cittaviksepaste’ntarayah)
vyadhi = malattia
styana = apatia, ottusità
samsaya = dubbio
pramada = disattenzione, distrazione
alasya = pigrizia
avirati = attaccamento ostinato, attrazione, indulgenza sessuale
bhrantidarsana = falsa prospettiva o punto di vista
alabdha-bhumikatva = fondazione instabile, incapacità di raggiungere un determinato stadio
anavasthitatva = instabilità
cittaviksepa (ah-s) = disturbi, distrazioni in citta
te = quelle
antaraya (ah) = impedimenti, ostacoli
• Trad lett.: Malattia, apatia, dubbio, negligenza, pigrizia, edonismo, illusione, mancanza di progresso e incostanza sono tutte distrazioni che, stimolando la coscienza, agiscono come barriere alla quiete.
I.31 duïkha-daurmanasyâògam-ejayatva-åvâsa-praåvâsâ vikæepa-sahabhuvaï
(Duhkha daurmanasya angamejayatva svasaprasvasa viksepasahabhuvah)
duhkha = sofferenza, dolore
daurmanasya = cattivo stato della mente, depressione mentale
angamejayatva = tensione corporea con tremori delle membra
svasa = inalazione disturbata
prasvasa = espirazione disturbata
viksepa = distrazione
sahabhu (-vah) = concomitante, che si accompagna
•Trad. lett.: In questi casi, si può provare disagio, depressione o incapacità di mantenere una postura o una respirazione stabili.
I.32 tat-pratiæedhârtham eka-tattvâbhyâsaï
(Tat-pratisedhartham-eka-tattvabhyasah)
tat = questo
pratisedha = contrastare, controbilanciare
artham = significato, scopo, approccio
eka = uno
tattva = principio, tecnica, metodo
abhyasa (h) = pratica continua
•Trad. lett.: È possibile attenuare queste distrazioni applicando uno qualsiasi dei seguenti principi di pratica.
I.33 maitrî-karuñâ-muditopekæâñâä sukha-duïkha-puñyâpuñya-viæayâñâä bhâvanâtaå citta-prasâdanam
(Maitri-karuna-muditopeksanam-sukha-duhkha-punyapunyavisayanam-bhavanatah-citta- prasadanam)
maitri = amicizia
karuna = com-passione, pietà
mudita = felicità, gioia
upeksa = indifferenza
anam = suffisso plurale del possessivo ‘di’
sukha = piacere, benessere
duhkha = sofferenza, difficoltà
punya = virtù, merito
apunya = non-virtù, demerito, dannoso
visaya = soggetti (persone, situazioni, ecc.)
anam = di
bhavana = trattamento ripetuto (alla mente o citta)
tah = da, attraverso citta-
prasadana (m) = processo per realizzare uno stato di calma e benessere mentale
•Trad. lett.: La coscienza si stabilizza quando si irradia cordialità, compassione, gioia ed equanimità verso tutte le cose, piacevoli o dolorose, buone o cattive.
I.34 pracchardana-vidhârañâbhyâm vâ prâñasya
(Pracchardana vidharanabhyam va pranasya)
pracchardana = espirazione profonda
vidharana = inspirazione controllata, ritenzione in determinata maniera
va = oppure
prana (sya) = respirazione , energia vitale
•Trad. lett.: Oppure facendo una pausa dopo aver inspirato o espirato.
I.35 viæayavatî vâ pravëttir utpannâ manasaï sthiti-nibandhanî
(Visayavati va pravrttirutpanna manasasthitinibandhani)
visaya = soggetto (che può anche essere un oggetto)
vati = possessore di, pieno di
va = oppure
pravrtti = tendenza, inclinazione, attività intensiva, ecc.
utpanna = prodotto, creato
manasa = mente
sthiti = stato
nibandhani = legando o stabilizzando fermamente
•Trad. lett.: Oppure osservando costantemente come si materializzano nuove sensazioni.
I.36 viæokâ vâ jyotiæmatî
(Visoka va jyotismati)
visoka = non causante dispiacere, sereno
va = oppure
jyotismati = pieno di luce, fiamma illuminante
•Trad. lett.: Oppure quando si sperimentano pensieri luminosi e privi di tristezza.
I.37 vîtarâgaviæayam vâ cittam
(Vitaraga visayam va cittam)
vita = liberi da, senza
raga = desiderio , passione , attaccamento
visayam = soggetto, oggetto (argomento);
va = oppure;
cittam = coscienza ( consapevolezza)
•Trad. lett.: Oppure concentrandosi su cose che non ispirano attaccamento.
I.38 svapna-nidrâ-jõânâlambanam vâ
(Svapnanidrajnanalambanam va)
svapna = sogno;
nidra = sonno;
jnana = conoscenza o esperienza;
alambana = un sostegno, un supporto;
va = oppure.
•Trad. lett.: Oppure riflettendo sulle intuizioni tratte dal sonno e dai sogni.
I.39 yathâbhimata-dhyânâd vâ
(Yathabhimatadhyanad-va)
yatha = come
abhimata = desiderato, gradimento
dhyana (ad) = (da o attraverso) assorbimento meditativo
va = oppure.
•Trad. lett.: Oppure attraverso l'assorbimento meditativo in qualsiasi oggetto desiderato.
I.40 paramâñu-parama-mahattvânto ‘sya vaæîkâraï
(Paramanu paramamahattvanto’sya vasikarah)
parama = ultimo, più alto, più puro
anu = il più piccolo elemento;
mahattva = la cosa più grande;
anta (h-o) = estremità, terminale, parte finale;
asya = di questo;
vasikara = completo controllo o soggiogamento (su qualcosa).
•Trad. lett.: Si può essere completamente assorbiti da qualsiasi oggetto, sia esso vasto o infinitesimale.
I.41 kæîña-vëtter abhijâtasyeva mañer grahîtë-grahaña-grâhyeæu tat-stha-tad-aõjanatâ samâpattiï
(Ksinavrtter-abhijatasyeva maner-grahitr-grahana-grahyesu tatsthatadanjanata samapattih)
ksina = diminuito, diminuito
vrtter = modellamento, giri, movimenti
abhijâtasya = impeccabile, trasparente
eva = simile
maner = gioiello
grahitr = colui che afferra, colui che percepisce
grahana = afferrare, percepire
graheyesu = afferrato, oggetto di percezione
tat = quello
stha = dimorare
tad = quello
anjanata = saturazione, prendere la forma di qualcos'altro
samattih = coalescenza, contemplazione unificata
•Trad. lett.: Man mano che la struttura della coscienza si attenua, un modo trasparente di vedere, chiamato contemplazione, satura la coscienza; come un gioiello, riflette in modo equo tutto ciò che le sta di fronte, che si tratti di soggetto, oggetto o atto di percezione.
I.42 tatra åabdârtha-jõâna-vikalpaiï saòkîrñâ savitarkâ samâpattiï
(Tatra sabda artha jnana vikalpaih samkirna savitarha samapattih)
tatra = in questo, colà;
sabda = parola;
artha = significato;
jnana = conoscenza
vikalpa (aih) = concettualizzazione
samkirna = interconnesse
savitarka = pensiero
samapatti (h) = coalescenza, contemplazione unificata
•Trad. lett.: Finché la conoscenza concettuale o linguistica pervade questa trasparenza, si parla di coalescenza con il pensiero.
I.43 smëti-pariåuddhau svarûpa-åûnyevârtha-mâtra-nirbhâsâ nirvitarkâ
(Smrtiparisuddhau svarupasunyevarthamatranirbhasa nirvitarka)
smrti = memoria;
parisuddhi (ddhau) = attraverso la purificazione;
svarupa = la forma originale o naturale di una persona;
sunya = vuoto, privo di; •
eva = simile, quasi come;
artha = senso, significato, essenza;
matra = solo
nirbhasa = avente un’apparenza chiara;
nirvitarka = un tipo di samapatti.
•Trad. lett.: Nella fase successiva, chiamata coalescenza oltre il pensiero, gli oggetti cessano di essere colorati dalla memoria; ormai senza forma, solo la loro natura essenziale risplende.
I.44 etayaiva savicârâ nirvicârâ ca sûkæma-viæayâ vyâkhyâtâ
(Etayaiva savicara nirvicara ca suksmavisaya vyakhyata)
etaya = per questi;
eva = anche;
savicara = riflettono
nirvicara = non riflettono
ca = e;
suksma = sottile;
visaya = soggetti;
vyakhyata = definito, spiegato, esposto, enunciato.
•Trad. lett.: Allo stesso modo, la contemplazione concentrata di oggetti sottili è descritta come riflessiva o priva di riflessi.
I.45 sûkæma-viæayatvaä câliòga-paryavasânam
(Suksmavisayatvam calingaparyavasanam)
suksma = sottile;
visayatva (m) = lo stato di avere un tema o argomento;
ca = e;
alinga = stato privo di ogni attributo e quindi al quale non è possibile attribuire un simbolo; paryavasana (m) = culmine, punto finale.
•Trad. lett.: Gli oggetti sottili possono essere ricondotti alla loro origine nella natura indifferenziata.
I.46 tâ eva sabîjaï samâdhiï
(Ta eva sabijah samadhih)
ta = questi;
eva = anche;
sabija (h) = con seme;
samadhi (h) = unità, integrazione.
•Trad lett.: Anche questi semi sono samadhi (integrazione ).
** Questi quattro tipi di coalescenza - con il pensiero, oltre il pensiero, riflessiva, senza riflessione - sono chiamati integrazione che porta con sé i semi delle impressioni latenti.
I.47 nirvicâra-vaiåâradye ‘dhyâtma-prasâdaï
(Nirvicaravaisaradya’dhyatmaprasadah)
nirvicara = privo di pensiero;
vaisaradya(e) = maestria, perfezione, lucidità
adhyatma = sé più profondo
prasada (h) = piacevole o beata serenità.
•Trad. lett.: Nella lucidità della contemplazione unita e priva di riflessioni, la natura del sé diventa chiara.
I.48 ëtambharâ tatra prajõâ
(Rtambhara tatra prajna)
rta (m) = l’assoluta Realtà, l’eterna incondizionata Verità;
bhara = pieno di;
prajna = conoscenza ,saggezza
•Trad. lett.: La saggezza che scaturisce da quella lucidità è infallibile.
I.49 årutânumâna-prajõâbhyâm anyaviæayâ viåeæârthatvât
(Srutaanumanaprajnabhyamanyavisaya visesarthatvat)
sruta = udito, giunto dalla Tradizione, cronistoria;
anumana = deduzione;
prajna = la comune capacità di conoscere;
bhyam = da;
anya = altro, diverso;
visaya (a) = (correlato al) soggetto;
visesa = speciale, particolare;
arthatva (at) = comprensione, significanza (sulla base di).
•Trad. lett.: A differenza delle intuizioni acquisite tramite inferenza o insegnamenti, questa saggezza ha come oggetto la distinzione effettiva tra pura consapevolezza e coscienza.
I.50 taj-jaï saäskâro ‘nya-saäskâra-pratibandhî
(Taj-jah samskaro’nya samskara-pratibandhi)
tajjah (tat+ja+h) = da ciò prodotto;
samskara (h-o) = traccia-residuo di un’esperienza
anya = altro;
pratibandhu = contrastando, prevenendo e rimuovendo.
•Trad. Lett.: Genera impressioni latenti che impediscono l'attivazione di altre impressioni.
I.51 tasyâpi nirodhe sarva-nirodhân nirbîjaï samâdhiï
(Tasyapi nirodhe sarvanirodhannirbijah samadhih)
tasya = di questo;
api = anche;
nirodha (e) = (nel) limitare, indebolire;
sarva = tutto;
nirodha (at) = per effetto del nirodha;
nirbija (h) = senza seme;
samadhi (h) = unità, integrazione
•Trad. lett.: Quando anche queste cessano di sorgere e il modello della coscienza si placa completamente, l'integrazione non produce ulteriori semi.





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