Si tratta infatti di un approccio alternativo alle principali tecniche, praticate nell’immobilità, basato sul movimento corporeo portato all’estremo. L’idea è quella di partire dalla tensione per raggiungere il rilassamento, la pace interiore e il pieno contatto con sé stessi.
Il padre di questo tipo di meditazione è Osho, celebre mistico e maestro spirituale indiano la cui opera è stata caratterizzata da un’apertura alle necessità dell’uomo moderno occidentale, mettendo da parte la rigidità di alcune pratiche in favore di soluzioni alla portata di tutti.
Le meditazioni attive, come la meditazione dinamica, si rivelano infatti più efficaci per coloro che non sono abituati a stare fermi: la posizione immobile richiede la repressione degli istinti legati al movimento e sottopone a una certa dose di frustrazione, mentre il movimento è comunemente praticato in tutte le società e risulta dunque immediatamente più familiare.

La filosofia della meditazione dinamica

La maggior parte delle tecniche di meditazione, tra cui la meditazione dinamica, si sviluppa intorno al concetto di consapevolezza: l’assunto di base è che il modo abituale di affrontare la realtà – immersi nel flusso dei nostri pensieri – ci tenga lontani da molte esperienze e sensazioni, di cui finiamo per essere inconsapevoli. La meditazione ci allena a essere presenti e coscienti di ciò che ci accade e ci circonda.
Attraverso la meditazione dinamica, in particolare, si porta l’organismo allo sfinimento e questo rende possibile quel “vuoto” che consente il manifestarsi di una nuova consapevolezza. Obiettivo finale è quello di sperimentare il “silenzio interiore”, un momento magico di “allineamento” in cui sei pienamente “centrato” in te stesso.

 

Shiva:

• Rappresenta la coscienza pura, l'aspetto maschile, statico e trascendente dell'universo. 

• È spesso raffigurato come uno yogi, simbolo di ascesi e conoscenza. 

• La sua energia è associata al principio maschile, alla razionalità e alla forza vitale. 

• Simboleggia la distruzione e la trasformazione, necessarie per la rinascita. 

 

Shakti:

• È l'energia creativa femminile, la forza dinamica che anima l'universo. 

• Si manifesta in molte forme, tra cui la dea Parvati, moglie di Shiva. 

• È associata all'intuizione, alla ricettività, alla creatività e al nutrimento. 

• Rappresenta l'aspetto dinamico, il cambiamento e il movimento nell'universo. 

 

L'Unione di Shiva e Shakti:

• Nella filosofia tantrica, l'unione di Shiva e Shakti è fondamentale per la creazione e il mantenimento dell'universo. 

• Questa unione è vista come l'equilibrio degli opposti, dove la coscienza e l'energia si fondono per creare la realtà. 

• La pratica dello yoga cerca di unire questi due principi all'interno del praticante, portando a uno stato di equilibrio e armonia. 

• L'unione di Shiva e Shakti è spesso rappresentata nell'iconografia induista, simboleggiando l'armonia tra maschile e femminile, tra statico e dinamico.